Ciao Marco, la prima domanda è cosa ti ha portato a fare il corso arbitri?
Ero un calciatore, il calcio è la mia più grande passione, per strada avevo notato i cartelloni pubblicitari che sponsorizzavano il corso arbitri, in più un mio ex compagno di squadra aveva da poco fatto il corso e mi aveva invitato a provare. Incuriosito mi sono iscritto anche io e sono entrato a far parte del mondo di AIA Ancona.
Quest’anno è stato di grandi cambiamenti per te: nuovo ruolo da Arbitro ad Assistente, come ti stai trovando?
Per me è stato difficile, mi piaceva molto fare l’arbitro e all’inizio l’idea di cambiare ruolo e passare a fare l’assistente non mi entusiasmava.
Nonostante siano cambiate diverse cose come l’allenamento e le mansioni da svolgere, essere l’assistente dell’arbitro mi piace molto.
Cos’è per te l’arbitraggio?
L’AIA mi ha cambiato la vita, è cambiata la mia persona, sono cresciuto, sono maturato.
Il bello dell’Associazione è che ti stimola a migliorarti sempre di più, ma al tempo stesso ti spinge a fare squadra con i tuoi colleghi che sono allo stesso tempo i tuoi competitor nella scalata verso la promozione alla categoria superiore.
L’arbitraggio mi ha permesso di conoscere nuove persone e di stringere amicizie, la maggior parte del mio tempo libero lo trascorro con i colleghi, quando c’è una passione in comune è più facile stare bene insieme e difatti ho ricordi positivi delle varie esperienze trascorse con i miei amici-colleghi come le vacanze sezionali e i raduni al CRA.
Matteo Varagona