
Alla R.T.O. di Lunedì 23 Gennaio, è stato nostro gradito ospite il Presidente del CRA Marche, Gustavo Malascorta, accompagnato da tutta la commissione regionale. Nella serata, si è toccato soprattutto l’aspetto tecnico e disciplinare, che ognuno di noi in tutte le categorie (prima categoria, promozione ed eccellenza) deve avere. Con l’aiuto di alcune statistiche, che risultano della scorsa stagione, si è potuto facilmente notare che il momento più importante ed intenso della gara è dal 46′ al 76′ in cui l’adrenalina e la vigoria delle squadre si alzano notevolmente. Per quanto riguarda l’aspetto sanzionatorio, le espulsioni avvengono maggiormente dal 76′ in poi, mentre le ammonizioni avvengono per il 30% nella zona di centrocampo e si intensificano nella zona dell’area di rigore. Le ammonizioni risultano essere maggiori in prima categoria, rispetto alla promozione e all’eccellenza. Questo si può spiegare facilmente in quanto in eccellenza gli arbitri ormai sono già formati e pronti per il “salto di qualità”. È in prima categoria che ci si deve formare e fare le ossa per le categorie future e per questo tendiamo a dare ammonizioni che potrebbero essere evitate. Queste possono essere oggettive, ossia previste dal regolamento e che da regolamento devono essere date, e soggettive. Un esempio molto spicciolo è quando noi interveniamo per proteste: queste molte volte potrebbero essere gestite senza l’uso del cartellino. Nel corso della gara, dobbiamo inoltre utilizzare un tono adeguato: non bisogna mai urlare o “sbraitare” cadendo nello stesso comportamento viziato dei calciatori, dobbiamo essere autorevoli e farci vedere decisi. Solo così avremmo in mano la partita!
Ora qualche considerazione degli O.A., emerse dai loro referti: “Richiami brevi e incisivi, seguiti da rapidi allontamenti, che non danno adito a repliche”; “Errori stupidi: non si aspetta che esce dal recinto un giocatore espulso, si tollera la presenza in panchina di persone estranee…”; “Provvedimenti presi, ma anche se giusti hanno perso di valore preventivo perché fatti con poca incisività”…
Questi sono tre esempi di ciò che gli osservatori sottolineano maggiormente dopo aver visionato un Arbitro. I concetti-chiave sono: rapidità nell’intervenire, concentrazione per evitare banali errori, incisività e personalità. La rapidità nell’intervenire è dovuta anche dalla presenza e dalla vicinanza dell’arbitro rispetto al gioco e all’azione. Personalità a volte significa non nascondersi dietro alla doppia ammonizione, ma, se necessario, espellere anche dopo una precedente ammonizione: in questo modo si evitano inutili proteste da entrambe le squadre.
Infine, cosa deve fare l’Arbitro: prevedere, prevenire (conseguenza del prevedere, significa prontezza di riflessi e presenza nell’azione) e provvedere (essere istintivi e non cambiare mai idea).
In seguito, Malascorta ha ringraziato con alcuni presenti il nostro Presidente Carlo Ridolfi, il vice Marcello Esposito e l’ex vice Gianluca Racchi nonché attuale segretario al CRA.
Ma non è finita qui. A fine RTO, il nostro Presidente ha chiamato in cattedra Angelo Galante, neo arbitro internazionale di Futsal, dedicandogli, a nome di tutta la Sezione, una grande torta. La serata si è poi conclusa di fronte ad un piatto di pasta e fagioli, offerto dalla Sezione per condividere con tutti la gioia di tornare Internazionali. Ad meiora! Marco Tonti e Marco Marinelli